Lione è una città viva ed eclettica, famosa nel mondo fin dall’antichità per i suoi primati in vari campi: fu capitale della stampa nel Rinascimento, capitale europea della seta nell’800, è oggi capitale gastronomica della Francia e non solo e città di riferimento per l’architettura contemporanea. Cosa vedere a Lione quindi? I luoghi di interesse da scoprire sono tantissimi ma qui vi parlerò di due posti davvero unici, di cui non esiste nessuna copia o fac-simile nel mondo intero e che quindi non potete rischiare di perdere: il museo d’arte contemporanea a cielo aperto “Demeure du Chaos” e la casa-museo dei fratelli Lumière, gli inventori del cinema.
Il quartiere Lumière
E’ proprio qui che tutto ha avuto inizio. Il “Cinematografo” è nato nel 1895 in rue du Premier Film, nel cuore del quartiere Monplaisir di Lione, dalla menti geniali di Louis e Auguste Lumière. Grazie a questa invenzione è stata possibile nello stesso anno la prima proiezione cinematografica pubblica pagante della storia del cinema. Il cortometraggio s’intitolava “Sortie d’Usine” e mostrava in un’unica inquadratura l’uscita degli operai dalla fabbrica di materiali fotografici Lumière.
Di questa “storica” fabbrica oggi rimane solo un hangar restaurato e trasformato in sala cinematografica. Si trova proprio accanto alla Villa della famiglia Lumière, oggi diventata un museo. Oggi il complesso (Villa, hangar e parco) prende il nome di Istituto Lumière e dà vita ad un nuovo quartiere Lumière animato e reso effervescente dall’amore per il cinema di pubblico e cineasti.
Il museo Lumière
Il Museo situato nella Villa di famiglia, rende omaggio a Louis e Auguste Lumière presentando i loro reperti più belli nell’elegante arredamento della casa di famiglia, con i suoi soffitti elaborati, la scala monumentale e il tetto in vetro del giardino d’inverno.
Il piano terra è dedicato all’invenzione più famosa dei fratelli Lumière, il cinematografo, presentato all’interno della lunga storia delle immagini animate, dalle lanterne magiche al prototipo sviluppato da Louis per le sue prime prove cinematografiche. La mostra presenta capolavori della tecnica come il cinetoscopio di Edison, il cronofotografo di Demenÿ o il Cinématographe “n°1” dei Lumière che proiettò i primi dieci film il 28 dicembre 1895, al Grand Café di Parigi, davanti ai 33 spettatori della prima proiezione pubblica a pagamento.
Troverete poi una sezione dedicata all’altra grande invenzione dei Lumière, le lastre fotografiche istantanee, grazie alla cui vendita, i due fratelli fecero fortuna.
Al primo piano, la camera da letto di Antoine Lumière, arredata con mobili d’epoca e ricordi di famiglia, rievoca la quotidianità della famiglia all’inizio del XX secolo. Altra sezione affascinante, che invita ad una sosta prolungata, è la sala dove vengono proiettati a ciclo continuo i film più famosi dei fratelli Lumière. Ovviamente non parliamo di film come possiamo immaginarli oggi, ma di brevi cortometraggi muti e in bianco e nero ma che comunque affascinano quando ci si rende conto che si tratta degli antenati del grande cinema moderno!
Gli altri luoghi culto
E’ una vera emozione, per una cinefila come me, muoversi tra questi luoghi culto che hanno visto nascere la “settima arte”, l’arte del cinema, nonché uno dei più grandi fenomeni sociali, mediatici e culturali di fine XIX secolo. Oltre all’hangar e alla Villa, non perdetevi il “Muro dei cineasti”, che conserva traccia del passaggio di quasi 200 registi venuti in “pellegrinaggio” in rue du Premier Film per rendere omaggio ai fratelli Lumière; la piazza del cinematografo dove è indicato (da due linee luminose al suolo) il punto preciso in cui i due fratelli posizionarono la loro invenzione per girare “Sortie D’Usine”; o la libreria del Primo-Film interamente dedicata a film e registi che hanno fatto la storia del cinema.
L’Istituto Lumière è sede di numerose rassegne cinematografiche, retrospettive, festival e mostre fotografiche. Questo il link del sito ufficiale (purtroppo fruibile solo in lingua francese) con tutti i programmi.
La “Casa del Caos”
Nel piccolo comune di Saint-Romain-au-Mont-d’Or, a dieci minuti dal centro di Lione, sorge un luogo unico al mondo, creato da uno dei suoi abitanti, Thierry Hermann, che dal 1999 si è impegnato a trasformare la sua proprietà di un ettaro in una “casa del caos”.
Oggi la “Demeure du Chaos” è un museo a cielo aperto che si estende su una superficie di 9 mila mq e che ospita 6500 opere di arte contemporanea costituite principalmente da sculture in acciaio grezzo (alcune di centinaia di tonnellate), dipinti, incisioni e land art. Tutte queste creazioni, nate dalla mente di artisti diversi, hanno un comun denominatore, quello di rappresentare il caos alchemico del nostro XXI secolo, tragico e sontuoso, le cui braci nascono l’11 settembre (cit.).
Il luogo infatti ha l’aspetto di uno scenario post-apocalittico, dove si scontrano elicotteri precipitati, scheletri di auto bruciate, teschi monumentali, minacciose sculture di rottami metallici arrugginiti, ritratti di personaggi come Bin Laden o lo sceicco Zarqawi dipinti sui muri, meteoriti, crateri e colate di cemento, muri anneriti per imitare le carbonizzazioni. Un luogo che confonde, spiazza, ci angoscia e proprio per questo ci interroga profondamente sui nostri cosiddetti tempi moderni.
La battaglia giudiziaria per “esistere”
Questo luogo così fuori dal comune è oggetto di una lunga battaglia giudiziaria (che dura da 23 anni!) intrapresa dal sindaco di Saint-Romain nei confronti di Thierry Hermann per non conformità alle norme urbanistiche e affinché avvenga il ripristino delle parti visibili dalla strada pubblica. L’ultimo episodio di questa lunga querelle risale al 7 febbraio 2022, giorno dell’ordinanza con cui il presidente del Tribunale di primo grado ha respinto le richieste del comune di Saint e condannato lo stesso a pagare la somma di 4.000 euro alle società di Thierry Ehrmann.
Per il momento quindi la Demeure non cesserà di esistere e continuerà nella sua missione di dare vita e forza alla “follia creativa dell’atto artistico che ha permesso all’uomo per millenni di costruire templi, catacombe, fosse comuni, luoghi di genuficazione, calvari, labirinti, Golgota, oratori, vie crucis, santuari, priorati, cattedrali di luce”.
Info pratiche: Il museo è gratuito ma visitabile solo da aprile a ottobre in date prestabilite consultabili a questo link. E’ possibile raggiungere la Demeure da Lione con il bus 43 dalla stazione della metro Gare de Vaise (direzione Genay Proulieu, fermata St-Romain).
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