Ogni città ha la sua stagione preferita, quella che la veste del suo abito migliore, e l’abito migliore di Parigi è sicuramente la primavera. Parchi, terrazze, piazze e persino i palazzi cambiano umore. La città diventa più felice e colorata e perdersi nelle sue vie, vagabondare da un quartiere all’altro è ancora più dolce. Ed è esattamente quello che ho fatto durante i dieci benedetti giorni di vacanze pasquali che mi sono stati regalati quest’anno. Perdermi nella primavera parigina, che sboccia improvvisa in ogni angolo inaspettato della città e scoprire luoghi sconosciuti ai turisti per raccontarveli qui. E in questo spensierato girovagare ho conosciuto lui, il quartiere con “l’anima da villaggio”, la Butte-aux-Cailles.
Il piccolo gioiello parigino
La Butte-aux-Cailles sorge su una collinetta di 63 metri nel 13 arrondissement. Un tempo piccolo borgo periferico circondato da boschi e disseminato di mulini a vento, la collina (butte) viene annessa alla capitale solo nel 1860, ma non perderà mai la sua atmosfera di piccolo villaggio fuori dal tempo che ne fa un luogo unico ed insolito per una metropoli. Non intaccato dalla rivoluzione urbanistica Haussmaniana, il quartiere vi sedurrà con le sue viuzze lastricate e case basse, con la calma che vi regna e che contrasta con gli eventi sanguinosi di cui fu teatro nel 1871 durante la Comune di Parigi, con i suoi baretti e localini pieni di vita, con le numerosissime opere di arte urbana che ne decorano gli edifici, rendendolo un vero museo a cielo aperto.
Alla scoperta della street art
Per arrivare alla Butte aux Cailles, potete prendere la linea 6 e scendere a Corvisart, oppure la linea 5 e scendere a Place D’Italie, o ancora la linea 7 scendendo a Tolbiac. Personalmente vi consiglio la fermata Corvisart, quella più vicina al cuore del quartiere. Una volta arrivati dirigetevi verso rue Barrault e da qui potete seguire la mappa qui sotto o scegliere di lasciarvi sorprendere seguendo il vostro fiuto. Come in una caccia al tesoro, siate curiosi, aprite gli occhi e alzate lo sguardo perché l’arte urbana, effimera per natura, appare e scompare nei luoghi più impensati.
Gli artisti urbani
Gli artisti che scelgono gli edifici del quartiere per esprimere la propria arte sono tanti, alcuni godono di una grande popolarità come l’artista MissTic, nata a Parigi nel 1956 e conosciuta per i suoi stencil di donna dai capelli scuri, associati a frasi poetiche dal doppio senso. Oppure Seth, che gira il mondo e dipinge murales ispirato dalle tradizioni, dal contesto culturale del paese in cui si trova, molto amato dai bambini che spesso sceglie come protagonisti delle sue opere.
Pausa merenda, aperitivo o cena?
Dopo aver saziato lo sguardo e appagato la vostra sete di scoperta, il quartiere vi offre anche la possibilità di rilassarvi e fare due chiacchiere davanti ad un drink, o ad un pasto tipico. Al numero 8 della rue de la Butte aux Cailles troverete l’Oisive Thé, un locale colorato ed accogliente che propone una vasta gamma di thé a 5€ da sorseggiare accompagnati da dolcetti preparati con amore. Se invece volete prepararvi alla cena con un aperitivo, vi consiglio Le Merle Moqueur (rue de la Butte aux Cailles 11). Bar leggendario del quartiere, specializzato in cocktail e rhum, è frequentato solo da parigini doc. Per una pausa più consistente la tappa d’obbligo è da Chez Gladines (rue des cinq Diamants, 30), dove con 15€ potrete banchettare con specialità della cucina basca.