Cos’è un festival del cinema? “Uno spazio di incontro con immagini e persone”. E un festival del cinema italiano organizzato in un paese straniero lo è ancora di più: un luogo di incontro in cui i confini non separano, ma al contrario, anime tra loro diverse possono unirsi. Questo luogo ideale si fa reale una volta l’anno ad Annecy, in Francia, dove da 37 anni, tra settembre e ottobre, viene organizzato il Festival del cinema italiano.
Sono tornata al Festival di Annecy dopo tantissimo tempo quest’anno, proprio per farlo conoscere anche a voi, perché il cinema è sempre un’avventura che vale la pena, e quando è ospitato in una cornice come quella di Annecy, lo è ancora di più.
Soprannominata “Venezia delle Alpi” per le acque cristalline del suo lago e i canali che la percorrono, Annecy attrae turisti da tutto il mondo, che arrivano nella cittadina per godere dell’alta qualità della vita e di una natura lussureggiante che coniuga acqua e montagna.
Il lago
Situato in Alta Savoia, a pochi metri dal centro di Annecy, il lago omonimo è uno dei più puliti al mondo e rappresenta una delle attrazioni principali della zona. Infatti, uno dei luoghi più apprezzati da turisti e abitanti è il Pâquier:una vasta superficie pianeggiante di quasi 7 ettari che circonda il lago e che tramite il Pont des Amours unisce i Jardins de l’Europe al Palace de l’Impérial.
Ricoperto di erba rasata, il Pâquier è attraversato da vari sentieri asfaltati fiancheggiati da una pista ciclabile lato strada e dotato di pedalò e barche da diporto lato lago. Qui è possibile passeggiare, fare jogging, stendersi al sole o assistere alle principali manifestazioni sportive e culturali, come i tornei di pallavolo, la maratona, i concerti e i fuochi d’artificio per la festa nazionale.
I Giardini d’ Europa sono un grande parco alberato che gode di piante centenarie, i cui giochi di ombre e luci deliziano passanti, pittori e amanti della natura. Il Ponte degli Amori è un simbolo di Annecy. Una passerella metallica che permette ai passanti di congiungere il lungolago Jacquet al molo Jules Philippe. Dal ponte, il passante può godere di una vista a 180 gradi sul lago e sulla vicina isola dei cigni. L’Imperial Palace, edificio lussuoso imprescindibile di Annecy, diventa nel 1990 un complesso alberghiero con 4 ristoranti, un casinò di 160 slot machine e un centro congressi con 21 sale. Oggi, il parco adiacente al palazzo è uno dei luoghi faro per le passeggiate di innamorati e famiglie.
La città vecchia
Dopo il lago, sono d’obbligo la visita della città vecchia, un passaggio davanti (o nelle) carceri e una piccola salita fino al castello che si affaccia sui quartieri vecchi.
Molto legata all’acqua, Annecy è stata plasmata da quest’ultima e il suo urbanismo ne è il testimone: i passaggi nascosti, l’intreccio di case, le arterie medievali superstiti, caratterizzano il centro storico e lo distinguono dal resto dell’abitato. Quasi del tutto pedonale, la “vecchia” Annecy fa rivivere al turista atmosfere fiabesche tra i suoi canali fioriti, le botteghe d’un tempo, le piazzette colme di vita durante i giorni di mercato.
Le carceri
Il Palais de l’Isle o vecchie carceri è una “casaforte” medievale situata al centro di una piccola isola sul Thiou (fiume che attraversa la città). Questo edificio fu prima un pedaggio tra le due rive del fiume e poi utilizzato come prigione, ma anche, a seconda delle epoche, come tribunale, caserma, catasto, deposito e casa di riposo. Oggi l’edificio ospita il Centro di Interpretazione dell’Architettura e del Patrimonio, che organizza numerose esposizioni nel corso dell’anno.
Palais de l’Isle o vecchie carceri
Il castello
Situato a ridosso della montagna “Semnoz”, il Musée Château di Annecy si affaccia sul quartiere storico della città. Esistente dal basso medioevo, la sua origine esatta rimane sconosciuta. Dopo essere stato completamente distrutto da un incendio e poi ricostruito, il castello passò all’inizio del XV secolo al duca di Savoia.
Dalla città vecchia, diversi passaggi permettono di accedervi tramite ripide rampe. Oggi esso offre ai visitatori diverse collezioni: il Museo d’Arte regionale che mostra opere religiose, oggetti della vita quotidiana, incisioni e bozzetti del castello; l’Osservatorio regionale dei laghi alpini e il Museo d’arte Contemporanea. (Prezzo: da 2,20 euro. Date e orari di apertura: da ottobre a maggio dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17. Da giugno a settembre dalle 10.30 alle 18).
Il festival del cinema italiano
Da 37 anni il Festival del cinema italiano di Annecy rende omaggio al cinema contemporaneo italiano e a tutti i suoi protagonisti. In un’atmosfera unica, la città diventa la casa di attori, registi e troupe cinematografiche venuti a presentare il frutto del proprio lavoro ad un pubblico di cinefili curiosi di scoprire nuovi orizzonti culturali.
Nell’affresco eterogeneo del panorama cinematografico italiano, Annecy tesse una trama che si consolida di anno in anno. Il festival, oltre ad essere la vetrina principale della promozione del nostro cinema in Francia, è anche uno straordinario momento di condivisione e scambio tra pubblico e professionisti del cinema, con comune denominatore l’Italia.
Mi piace questo festival e ci torno spesso con piacere non solo perché amo il cinema, ma perché al festival di Annecy non si fanno sfilate, né passerelle, non ci sono tappeti rossi né scalinate da percorrere in pompa magna. Gli attori e i registi te li trovi seduti accanto in sala, li incroci al bistrot tra un caffè e un’omelette, e non devi affannarti per poterli avvicinare, parlarci e farti una foto con loro. Inoltre il Festival seleziona per la sua competizione opere di registi di nuova generazione, spesso ancora sconosciuti, i cui film a volte non trovano distributori in Italia, e che mai avrei potuto conoscere altrimenti.
Oltre al Concorso, le altre sezioni sono: il premio Sergio Leone (attribuito ad un giovane cineasta promettente), la sezione Prima (dedicata ai film inediti in Francia), Viaggio in Italia (dedicata ad un particolare autore), Italiani brava gente (dedicata a proiezioni e dibattiti sui grandi temi dell’attualità politica e sociale), ACI ateliers (ciclo di conversazioni con i protagonisti del cinema, in collaborazione con l’Accademia del cinema italiano) e infine ACI giovani (selezione di film dedicati alle tematiche giovanili).