E’ grazie al mio lavoro di insegnante che ho scoperto i luoghi di cui vi parlerò in questo articolo. Volendo portare un po’ di bellezza nella vita dei miei ragazzi e intrecciando il francese (la lingua che insegno) alla storia dell’arte, mi sono appassionata di Impressionismo e ho scoperto che la Francia tutta è un immenso quadro, dipinto a più mani, e che viaggiare può anche voler dire rivivere in mille opere d’arte. Così ho scoperto che la Normandia è stata la terra di maggiore ispirazione degli artisti impressionisti, di cui ha saputo nutrire l’immaginazione con i suoi panorami mozzafiato a picco sul mare, le spiagge dal cielo cangiante, le valli e i giardini rigogliosi. Tre mete in tre giorni per scoprire quei paesaggi, per la maggior parte intatti, che ancora serbano l’impronta dei più grandi artisti dello scorso secolo.
Come arrivare
Dalla stazione Saint-Lazare di Parigi, vi sono diversi collegamenti giornalieri verso le principali città della Normandia (Dieppe, Le Havre, Deauville). Per spostarvi invece all’interno della regione potete contare sui treni regionali e un’ottima rete di pullman di linea(transports.normandie.fr).
Honfleur la pittoresca
Il mio viaggio nella Normandia Impressionista inizia dall’incantevole Honfleur. Ne avevo sentito parlare come di una cittadina affascinante e pittoresca, ma la realtà ha superato di gran lunga le mie aspettative. Una vera bomboniera dal patrimonio architettonico unico che ne fa una delle città più visitate di Francia. Honfleur vi regalerà un vero tuffo nel passato. Tutto ciò che dovrete fare sarà lasciarvi andare allo “spaesamento” ed entrare in un altrove fatto di stradine acciottolate, case strette dalle tipiche facciate a graticcio, negozietti e gallerie d’arte, hotel di charme e ristorantini tipici ma anche tanti monumenti che il tempo e la storia non hanno intaccato.
Un patrimonio architettonico unico
Il cuore di Honfleur è il Vieux Bassin, il porto situato al centro della cittadina. Interamente circondato da banchine accessibili al pubblico dove abbondano negozi e ristoranti, nelle sue acque si riflettono le casette in ardesia alte e sottili risalenti al 17° e 18° secolo. Al porto non mancherà di attrarre la vostra attenzione la Lieutenance, antico alloggio del tenente del re, ultimo residuo delle antiche fortificazioni di Honfleur. Lasciando il Vieux Bassin e addentrandovi nel paese, troverete un’altra meraviglia, la Chiesa di Santa Caterina, la più grande chiesa in legno di Francia. La navata di sinistra, risalente al XV secolo, è stata costruita con elementi tipici delle costruzioni navali, ed ha l’aspetto di uno scafo rovesciato.
La città dei pittori
Visitare Honfleur è come perdersi in un quadro impressionista. La cittadina pullula di luoghi resi immortali dalle pennellate di Monet, Boudin, Bazille Courbet e molti altri. Scoprirli è ancora più facile grazie all’itinerario gratuito “Sui passi dei pittori a Honfleur” proposto dall’ufficio del turismo locale. E’ Eugène Boudin, antesignano della pittura “en plein air”, e nativo di Honfleur, a rendere quest’ultimo un centro artistico d’eccezione nel XIX secolo. Egli infatti richiama attorno a sé gli amici artisti Monet, Jongkind e il poeta Baudelaire. Questi artisti alloggiavano e scambiavano le proprie idee alla locanda Saint-Siméon, oggi diventata un hotel ristorante di lusso che merita una visita per il suo passato “artistico” (Ferme Saint Siméon, Rue Adolphe Marais, 20). Così come merita un salto il museo dedicato ad Eugène Boudin, che con la sua arte influenzò in modo determinante il movimento impressionista (Musée Eugène Boudin, Rue de l’Homme de Bois).
Honfleur continua ad attrarre artisti di ogni genere ancora oggi. Pittori, scultori, fotografi e persino creatori di gioielli mettono in mostra la loro arte in studi e gallerie aperte al pubblico dove è possibile anche seguire dei corsi. Gironzolando per le vie di Honfleur, sono stata letteralmente rapita dalle vetrine dell’Atelier di Natacha Perlik (rue du Puits 3) dove vi consiglio senz’altro di andare a curiosare. Natacha ritrae una Honfleur fiabesca, fatta di tanti colori, allegria e un tocco di romanticismo naif.
Dove mangiare: provati per voi!
La Normandia è, insieme alla Bretagna, la patria delle crêpe, il territorio che ha dato i natali ad uno dei dessert più famosi al mondo, al quale dovrete dedicare almeno un pasto perché un luogo si conosce anche dai suoi sapori. La Cidrerie (place Hamelin, 26) propone crêpe dolci e salate (galettes) “preparate sotto i vostri occhi”affinché possiate apprezzarne tutte le qualità gustative. Inoltre, come indica il nome del locale, la Cidrerie è il luogo ideale per scoprire i migliori produttori locali di bevande tipiche come il sidro e il Calvados. Per una serata più elegante e intima vi consiglio L’Homme de Bois (rue de l’Homme-de-Bois, 30-32 ). Rinomato per le specialità a base di pesce e frutti di mare, il ristorante si trova all’interno di una tipica casa normanna con caminetto e travi a vista. Consigliata la prenotazione. Per una serata più conviviale tra amici, troverete menu più accessibili ma di tutto rispetto al Bistrot du Port (quai de la Quarantaine,12), dove potrete mangiare nell’ampia veranda che si affaccia direttamente sul porto di pesca in un atmosfera decisamente più vivace e movimentata.
Il viaggio nella Normandia Impressionista continua nei prossimi articoli……a prestissimo per la seconda e terza tappa!! Rimanete sintonizzati 🙂